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Il Blog di Birbo Bicirossa

~ Umorismo e viaggi nel Tempo

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Nessun isola è un uomo … eh?

26 domenica Giu 2016

Posted by Birbo Bicirossa in (I) Storia di oggi

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Birbo Bicirossa

Attenzione, per la prima volta e forse ultima volta nella Storia, un post esce a reti unificate su entrambi i nostri blog, che voi lo sapete che sono due, non è vero?

gnegne[1]

E però vi avviso che questa volta è molto lungo e un poco noioso, ma se avete Tempo leggetelo pure tutto. Vabbè, allora ciriciao a tutti quanti voi da Birbo Bicirossa, eh?

 

24.06.2016

 

Coordinate spazio-temporali: domenica 26 giugno 2016 ore 22 a casa mia

 

“Oh babbo … che ci fai sul terrazzino? Hai caldo pure te, eh?”

“Figliolo, c’è un vigoroso vento che flagella l’Europa…”.

“Eh magari … a me invece pare che stasera non si muova una foglia”.

“ … è un fenomeno nuovo e possente, che travolge il nocchiere più esperto, mentre  gonfia di furia le vele di quello improvvisato, sospingendolo all’immeritato successo”.

“Oh babbo, anche a te quella peperonata della mamma ti fa uno strano effetto?”

“Un vento che ha la forza di uno tsunami emozionale, e dove passa subito squassa e percuote, lasciandosi dietro un panorama politico del tutto mutato”.

“Ah … ho capito … è di nuovo uno di quei giorni che tu sei strano, eh?”.

“In Italia la Raggi e l’Appendino sono sindache, e l’M5S ha vinto su tutti, in Spagna si è tornati di nuovo al voto, in Austria la presidenza per un pelo non è andata al candidato più improbabile, e in Gran Bretagna contro ogni logica e previsione ha vinto la Brexit”.

“Eh sì … è proprio uno di quei giorni che …”.

“E’ l’onda emozionale baby, approfittane e non fermarti a pensare, o ne sarai travolto”.

“Eh certo… magari ne approfitto per mollare una scoreggia … che tanto col vento forte nessuno poi se ne accorge, eh?”.

“Non scherzare Birbo che è una cosa seria, i pazzi hanno spalancato le porte del Caos”.

“Pazzi? Ehm … a proposito le tue pilloline le prendi sempre, vero babbo? “.

“Figliolo, per farti capire cos’è successo dobbiamo vedere la Brexit dal punto di vista di un comune inglese della classe media, capisci?”

“Sì … credo … o forse no, dipende dalla risposta che vuoi sentire…”.

“Prima di tutto eliminiamo gli stereotipi”.

“Eh … buona idea … eliminiamo senz’altro gli ste … stenti tipi, eh?”.

“Certo, l’Impero è caduto, e in alcuni anziani ancora permane un pizzico di nostalgia, ma questo non è determinante, perché sono ben altre le cause del loro scontento”.

“Capisco … però non è neppure inverno e …”.

“Ora ti spiego … questo inglese medio è molto arrabbiato e impaurito, perché chi lo governa non ha saputo risolvere i suoi problemi, e peggio ancora, per anni gli ha mentito, convincendolo che la responsabilità di ogni guaio era dell’Unione Europea”.

“Eh …”.

“Capisci? Ogni volta che il governante di turno annunciava a questo inglese una cattiva notizia, aggiungeva anche che la colpa era tutta dell’UE”.

“Capisco babbo, sarebbe come se io non volessi mangiare gli spinaci … che poi non lo voglio proprio … e tu mi dicesti che me lo ordina questa qui … l’UE”.

“Bravo figliolo, proprio così. Quando invece questa mitica nemica, l’UE, in realtà è formata dagli stessi governanti che la incolpano: ma il cittadino comune queste cose non le capisce, e per lui l’UE da madre premurosa diventa la cattiva matrigna, che lo opprime con regole assurde e pesanti tasse, ed è la causa di molti dei suoi problemi”.

“Beh … però…”.

“Disoccupazione? L’UE non vuole le zucchine troppo curve, l’UE ti vieta di pescare questo tipo di pesci, l’UE proibisce i dazi che proteggerebbero le nostre merci”.

“Eh … ma forse un poco di verità c’è…”

“Figliolo, sia la campagna per il Leave che per il Remain sono state infarcite di bugie, ma quelli del Leave hanno davvero esagerato”.

“Sarà pure…. ma …”.

“Sicurezza e immigrazione? E’ l’UE che ci impedisce di controllare le frontiere, ed è l’UE che obbliga a distribuire anche ai migranti gli stessi generosi benefit di cui gode il comune cittadino inglese, e sono proprio questi benefit che attirerebbero tanti delinquenti e scansafatiche in Gran Bretagna”.

“Beh … in effetti dargli la casa e tanti soldi ogni mese…”.

“Menzogne figliolo, il problema degli immigrati lo abbiamo noi italiani e non gli inglesi. Siamo noi che andiamo a caricare i clandestini fin sulle coste della Libia, invece la Gran Bretagna è sempre rimasta fuori dai trattati di Schengen, e ha anche goduto di accordi per lei particolarmente favorevoli. Figlio mio, in realtà gli “stranieri” a Londra spesso sono i camerieri italiani e i lavapiatti polacchi, proprio così, sono i nostri giovani, che vanno laggiù per imparare la lingua e intanto studiano e lavorano, sono loro gli ‘immigrati’ per quell’ignorante inglese, che non li distingue da asiatici e africani.

“Ma …”.

“Birbo, per molti inglesi l’Italia fa parte dell’Africa, anzi, fai vedere la foto di una donna bionda a un inglese medio, e quello ti dirà che non è possibile sia italiana, perché noi abbiamo tutti i capelli neri e la carnagione scura”.

“Ma dai … sono sicuro che sono molti gli inglesi che ci conoscono bene e …”

“Io sto parlando dell’inglese medio Birbo, per lui noi italiani abbiamo aperto le porte dell’Europa a un esercito di clandestini, e secondo lui l’UE ci pagherebbe per mantenerli con i soldi estorti agli stessi inglesi…”.

“Beh …”

“Non che l’UE sia senza colpe, è chiaro. Per esempio è stato follemente permesso alla signora Merkel di aprire la porta a tutti i profughi siriani, e questo ha illuso e messo in movimento per raggiungerci mezza Africa. Per non parlare della Turchia, che in base a un disgraziatissimo accordo esige per i turchi la libera circolazione in Europa, ed è stata proprio la paura di queste catastrofi annunciate che ha convinto quell’inglese medio a … “.

“Sì, però io volevo solo domandare …”.

“Io non ho facili risposte figlio mio, la Brexit di certo ci indebolisce tutti, ma credimi, noi ce la caveremo, e il peggio toccherà a quell’inglese medio a cui hanno mentito: perderà industrie e posti di lavoro, le sue sterline scenderanno ancora di valore, e la Scozia gli chiederà di distaccarsi, poi ci saranno lunghe trattative che richiederanno anche due anni di tempo, e di conseguenza altra incertezza, e alla fine dovrà essere tenuto un nuovo referendum, che approvi gli accordi di separazione dall’UE”.

“Beh … certo che …”.

“Ma il peggio è che il paese è spaccato a metà, e aldilà dell’iniziale euforia il morale è basso. Persino molti ‘Leave’ cominciano ad avere dei dubbi, e anzi alcuni imbecilli ammettono candidamente che la loro era una protesta, e se avessero saputo che il loro voto era determinante avrebbero scelto di restare. Ma l’idea di rifare il referendum non pare percorribile, anche se il signor Farage aveva in effetti anticipato che avrebbe preteso di votare di nuovo, se avesse perso per poco come 52 a 48, ma ovviamente ora il bugiardo fa lo gnorri e …”.

“Sì babbo, però io ti volevo chiedere una cosa … e se parli sempre tu non ci riesco mica …”.

“Figliolo, io ho cercato soltanto di fare il mio dovere di padre ed istruirti sui fatti della vita, e spero davvero che stasera tu abbia imparato qualcosa”.

“Eh certo … ho ascoltato bene e penso proprio che … ehm …hai ragione su tutto… ma io ero venuto a cercarti solo per chiedere se mi ci davi un anticipo sulla paghetta … “.

“Un anticipo? Ancora? E per cosa ti servirebbe questa volta?”

“Eh … c’è un nuovo giornalino in edicola che vorrei poter comprare … e se aspetto

la settimana prossima di sicuro finisce esaurito e mica lo trovo più, eh?”.

“Un giornalino, capisco. Allora Birbo, mi duole doverti negare questo anticipo, che io ti concederei molto volentieri, ma che purtroppo il regolamento UE mi proibisce di elargirti”.

“Ah … dici che l’UE …”.

“Purtroppo sì, una recente disposizione vieta la concessione ai propri figli di anticipi, specialmente se destinati all’acquisto di materiale cartaceo di oggetto fumettistico.

Mi spiace molto, ma come vedi ho le mani legate e non posso proprio farci niente”.

“Ah … e io fesso che mi sono pure sorbito tutto quel noioso discorso che tu …”

“Come dici Birbo?”

“Eh? No niente … dicevo solo che poi questa UE non è mica una gran cosa se proibisce un fumetto a un bimbo, e magari pure noi di questa casa dovremmo fare un referendum per staccarci”.

“Bravo figliolo, vedo che mi hai davvero ascoltato con molta attenzione”.

“Eh sì babbo… spetta solo che sono grande abbastanza per votare pure io… e poi vedi come te la sistemo quella puttanata dell’UE, eh?”

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